Blockchain e intelligenza artificiale

Blockchain e intelligenza artificiale

1 Luglio 2022

Blockchain and Ai

Il comunicato stampa del MISE del 5 luglio 2022 rende noto che a partire da settembre per le imprese e per gli enti di ricerca saranno messi a disposizione 45 milioni di euro.

Le domande per gli incentivi potranno essere presentate a partire dal prossimo 21 settembre 2022.

Le risorse a disposizione sono quelle del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things, istituito presso il MISE.

Imprese e centri di ricerca pubblici e privati, anche in forma congiunta, potranno richiedere le agevolazioni per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione tecnologica, che si inseriscono nel programma transizione 4.0.

Per facilitare la predisposizione della domanda è stata inoltre prevista una fase di precompilazione: dal 14 settembre si potrà iniziare il caricamento della documentazione sulla piattaforma online.

I progetti ammissibili sono quelli di durata compresa tra 24 e 30 mesi con spese e costi non inferiori a 500 mila euro e non superiori 2 milioni di euro.

Tali progetti devono rientrare nei seguenti settori strategici:

  • industria e manifatturiero;
  • sistema educativo;
  • agroalimentare;
  • salute;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • cultura e turismo;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • aerospazio

Blockchain e intelligenza artificiale, requisiti e spese ammissibili

requisiti e le spese ammissibili per l’accesso all’incentivo sono stabiliti dal decreto del 24 giugno, che deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

I destinatari delle agevolazioni devono rispettare le seguenti condizioni:

  • essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER.

Nel complesso le risorse sono tripartite nel seguente modo:

  • 25 milioni di euro per progetti volti a favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale;
  • 10 milioni di euro per progetti volti a favorire lo sviluppo della tecnologia Blockchain;
  • 10 milioni di euro per progetti di sviluppo delle tecnologie Internet of things (IoT).

Il 34 per cento delle risorse deve essere riservato a progetti che saranno realizzati nel Mezzogiorno.

Per quanto riguarda le spese ammissibili, rientrano nell’agevolazione relativa alla ricerca industriale e sviluppo sperimentale quelle comprese nel seguente elenco:

  • spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto;
  • costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
  • costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
  • spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Le spese ammissibili, in relazione alle attività di “innovazione dei processi” e “innovazione dell’organizzazione”, sono invece le seguenti:

  • le spese di personale, che non dovranno superare il 60 per cento dei costi totali;
  • i costi relativi a strumentazione, attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.